Le costole sono connesse allo sterno grazie a un tessuto che ha il compito di salvaguardarle, ossia la cartilagine.
Può capitare, tuttavia, che quest’ultima si infiammi, dando vita a una condizione di dolore al torace, che prende il nome di costocondrite.
La costocondrite può essere anche diagnosticata assumendo il nome di sindrome costosternale o condrodinia costosternale. In ogni caso, tale patologia può essere curata attraverso dei trattamenti che è possibile effettuare in casa ed è, quindi, una condizione momentanea.
Per quanto riguarda le cause che portano all’insorgenza della sindrome costosternale, sebbene siano per lo più sconosciute, potrebbero essere dovute a:
- Malattie precedenti che hanno portato a fasi di tosse acuta;
- Sollevamento di pesi o esercizio fisico intenso, che hanno interessato maggiormente la zona del torace;
- Dimensioni notevoli del seno;
- Lesioni o infezioni al torace avute in passato;
- Interventi chirurgici alla parete toracica, come il bypass cardiaco.
Tra i sintomi più frequenti della costocondrite rientra il dolore al petto, di alta intensità, e le costole che ne sono maggiormente interessate sono dalle seconde alle quinte.
Inoltre, secondo un articolo della rivista American Family Physician, sono i pazienti con età superiore ai 40 anni a soffrire di questa condizione.
Bisogna, però, precisare che esiste una variante della sindrome costosternale, ossia la sindrome di Tietze, dove il dolore è accompagnato da un rigonfiamento della cartilagine costale che interessa una delle quattro costole superiori.
In ogni caso, la fisioterapia, accompagnata da una cura antidolorifica prescritta dal medico, può essere una valida alleata per alleviare la tensione nella parte toracica.
Consulta il nostro elenco di fisioterapista vicino a me